Seduta finita. Ritiro le mie cose e arriva la solita domanda: “ma poi torni?”. Avrai sentito questa domanda se hai un bambino affidatario o adottivo; questo succede perché tuo figlio/a ha paura di essere abbandonato/lasciato solo di nuovo e il tuo compito è quello di rassicuralo infinite volte.
Se hai adottato un bambino forse ti sarai accorto che ha disturbi del sonno, manifesta o reprime la rabbia, o si sente impotente e inadeguato e tende ad attribuirsi la colpa di quello che gli è successo.
Dal momento in cui compare quella linea in più sul bastoncino ti ritrovi improvvisamente con la quotidianità scombussolata. Quello che ti sta succedendo va ben oltre il corporeo: sei in continua evoluzione, stai cambiando, ti stai preparando ad essere mamma.
Puoi provare sentimenti ambivalenti perchè “non è proprio tutto rose e fiori”; e cosa ce ne facciamo di quei pensieri, di quelle paure, di quei sentimenti negativi connessi alla gravidanza e all'idea di diventare madre?
Se si parla della difficoltà a gestire alcuni tratti caratteriali dei figli (ad esempio rabbia, irrequietezza, disturbi del sonno, regressione) si pensa che il “problema” sia del bambino; ai fini del raggiungimento del vostro benessere e di quello del vostro piccolo, potrebbe invece essere efficace iniziare un percorso familiare o in coppia genitore – bambino e diventare così i protagonisti del miglioramento della relazione con i vostri figli.