di Francesca Milani
COSA SUCCEDE DURANTE UN ATTACCO DI PANICO
Aumento del battito cardiaco, dolore al petto, capogiri, nausea, senso di soffocamento, brividi o vampate di calore e sudorazione sono alcuni dei sintomi fisici che puoi provare se hai vissuto o vivi degli attacchi di panico. Inoltre, dal punto di vista psicologico puoi provare paura di perdere il controllo e impazzire, paura di morire o sentirti poco connesso con te stesso.
Ma facciamo un passo indietro: iniziamo a dire che potresti avere un attacco di panico se senti un senso di terrore, apparentemente immotivato, che porta a farti credere che ti possa accadere qualche cosa di terribile che non sei in grado di evitare.
Ti sarai accorto che l’attacco di panico avviene in modo molto rapido e che mentre succede non riesci nemmeno a pensare, la sua manifestazione è così violenta che agisce direttamente sul corpo; può verificarsi sia quando ti trovi in uno stato d’ansia, e quindi puoi aspettarti che l’attacco di panico sopraggiunga, sia quando sei in condizioni di quiete quando cioè stai svolgendo normalissime attività quotidiane che non dovrebbero crearti ansia. Nel secondo caso, quando gli attacchi diventano quindi inaspettati, sperimenti la “paura della paura” ovvero la paura che sopraggiunga un attacco di panico; è evidente che questo continuo stato di allerta può condizionare enormemente il tuo stile di vita poiché porta a sviluppare timori irrazionali e costringerti ad evitare alcuni luoghi o situazioni perché pensi ti possano portare ad un nuovo attacco di panico, la tua quotidianità risulta essere compromessa: ci sono persone che evitano per esempio di andare a fare la spesa, di guidare o di uscire di casa.
DIFFICOLTÀ DI MOVIMENTO
Una delle reazioni che puoi sperimentare durante un attacco di panico è il freezing, una reazione difensiva che ha l’effetto di isolarti dalla realtà che ti circonda. Hai mai visto un documentario in cui c’è un animale che finge di essere morto per evitare di farsi mangiare? Ecco il freezing è proprio questo: un comportamento di completa immobilità e congelamento del corpo attraverso il quale ci si difende dai pericoli estremi; come dicevamo questo comportamento ha origini antiche, che risalgono al mondo animale, attraverso il quale la preda immobilizzandosi, ed eventualmente fingendosi morta, cerca di ingannare il predatore. La sensazione che puoi provare è quella di non sentirti totalmente presente a te stesso, come se fossi fuori dal tuo corpo e qualcun altro agisse per conto tuo. Questo stato ti permette di affrontare le situazioni stressanti rifugiandoti nel tuo mondo interiore.
CONSEGUENZE DEL DISTURBO DI PANICO
Le persone che soffrono di disturbo di panico spesso riportano che passano le giornate in casa sul divano senza fare nulla, dichiarando che faticano a svegliarsi, ad alzarsi dal letto, ad uscire e ad incontrare altre persone; questo tipo di abitudini possono essere accompagnate da attacchi di panico o dalla paura che possano presentarsi. Ti puoi sentire costretto/a in casa in quanto ti senti bloccato/a e incapace di muovere il tuo corpo.
A livello corporeo i muscoli si irrigidiscono e questo genera la sensazione di disporre di un involucro muscolare che funziona come corazza difensiva; inoltre questo stato muscolare ti dà la sicurezza e l’illusione di poter controllare ogni cosa.
COME SUPERARE GLI ATTACCHI DI PANICO CON L’ARTE TERAPIA
Nelle sedute di Arte Terapia è possibile riconoscere, a livello grafico, la difficoltà a muoversi di cui parlano le persone che soffrono di attacchi di panico: possono essere presenti figure che richiamano al ghiaccio, a qualche cosa di congelato e freddo; la mancanza di calore, porta a pensare all’assenza di vita e di emozione come se ciò che è rappresentato sia stato messo in uno stato di fermo in attesa di riprendere vita. La sensazione che potresti provare è quella di sentirti anestetizzato/a. Il lavoro svolto nelle sedute ti permetterà di rappresentare i vissuti negativi ed in seguito di attivare un processo trasformativo dell’esperienza.
Se soffri di attacchi di panico o pensi di soffrirne, e non ti sei ancora rivolto/a a nessuno, tieni in considerazione che è sempre buona norma avvisare il medico di base affinché ti faccia fare degli esami per escludere altre patologie, in seguito puoi pensare di intraprendere un percorso terapeutico, iniziare una terapia farmacologica o partecipare a gruppi di auto – aiuto.